Foto da Honda Archive

Manca davvero poco all’inizio della 44^ edizione della Dakar. In questi tempi difficili la corsa si svolgerà ancora totalmente in Arabia Saudita, tra le tortuose strade e di difficile navigazione come abbiamo potuto constatare lo scorso anno. Ma oggi siamo qui per parlarvi delle due ruote; infatti nel 2021 la battaglia è stata davvero accesa con il successo sudato da parte di Kevin Benavides che è riuscito a portare sul gradino più alto del podio la Honda, dopo l’ultimo successo nel 1989. Chiaramente il ragazzo sud-americano ha scritto un’altra pagina di storia, ma riuscirà a ripetersi?

Partendo proprio da questo, Benavides non cavalcherà più la giapponese dall’ala rossa; infatti con un colpo di frusta si ritrova ad aprire il gas della KTM 450 Rally Factory. Quest’ultima ha il dente avvelenato, cercando con il 2022 di riportarsi alla vittoria. A completare la line-up arancio, ci pensa Matthias Walkner che grazie al suo piazzamento nel 2017 e 2019 si aggiudica una moto ufficiale. Il terzo pilota, ormai di casa, è l’australiano Toby Price che dopo un buonissimo terzo posto nel 2020, deve abbandonare nel 2021 per un brutto incidente. L’ex crossista però ha avuto difficoltà a tenere il passo dei diretti avversari, timbrando prestazioni non proprio eccellenti. Non dimentichiamoci anche la presenza del nostro Danilo Petrucci, che nonostante il tampone positivo di poco tempo fa, è notizia ufficiale che riuscirà a prendere parte alla gara.

A questo punto Honda controbatte con uno schieramento degno di nota. Ricky Brabec cercherà di tenere il passo per portare a casa il successo nel nuovo anno, ma anche il nuovo acquisto, Pablo Quintanilla, potrà impensierire i top driver. Quest’ultimo ha lasciato un posto vacante nel team Husqvarna, dopo ben cinque anni di servizio. Gli ultimi due volti sono più che noti: parliamo di Joan Barreda e Josè Ignacio Cornejo.

Sam Sunderland scende da KTM ma trova una sella in Gas Gas. La casa spagnola, di recente assorbita dalla casa austriaca, è stata dotata di un una nuova line-up di piloti, cercando di essere il più competitiva possibile. Il britannico dopo la vittoria della corsa nel 2017, non se l’è passata bene negli anni successivi, tra incidenti e guai meccanici ma è comunque riuscito a chiudere al terzo posto nel 2019 e 2021. Al suo fianco ci sarà Daniel Sanders che ha concluso la corsa come miglior rookie. Il duo cercherà di portare la Gas Gas davanti a tutti.

E Husqvarna? la casa nata in Svezia metterà sulle proprie moto Luciano Benavides, fratello del campione in carica. Skyler Howes affiancherà l’argentino, dopo aver conquistato una 5^ piazza da pilota privato 2021; per questo Husqvarna gli ha dato una possibilità triennale.
Yamaha cercherà di risollevarsi con un buon trittico: Andrew Short – Adrien van Beveren – Ross Branch. Da dimenticare la prestazione della casa dei tre diapason nel 2021, ma con i risultati ottenuti in Moto Gp e Superbike potrebbe risollevarsi e ritornare tra i favoriti come un tempo.
A finire due marchi di non poco conto: Sherco e Hero. La prima sarà condotta da Lorenzo Santolino e Rui Goncalves con un 19° posto uscente dall’edizione precedente. Joaquim Rodrigues e Franco Caimi faranno parte del team Hero, casa indiana che vediamo già da qualche anno.

Alla luce dei nuovi spostamenti, Kevin Benavides riuscirà a ripetersi oppure dovrà piegarsi al potere avversario?

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