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Per chi ha seguito nelle prime settimane di gennaio la Dakar, ha potuto vedere le gesta di un nome noto del motociclismo italiano: Danilo Petrucci. Il ternano, nonostante le sfortune iniziali, ha comunque dimostrato che ha il manico ma soprattutto la stoffa per poter tenere testa anche ai più temerari ed esperti.
Ne è la dimostrazione la sua vittoria di tappa e le conseguenti gesta nei meandri più difficili della corsa stessa. Un impegno, però, che sembra non essere stato riconosciuto a pieno da KTM stessa. Danilo infatti afferma che la comunicazione con il marchio austriaco non è stato proprio dei migliori.
“L’idea era quella di fare questa Dakar e poi fare tutto il mondiale Rally Raid. Ma già dalle prime battute abbiamo avuto problemi con la KTM, non ci capivamo bene. Per la prima volta nella mia carriera così ho avuto il bisogno di pensare prima al mio lato umano.”
Non abbiamo idea di quali incomprensioni siano nate tra le due parti, ma siamo sicuri che deve essere una buona motivazione per far si che l’ex pilota italiano di MotoGp “si guardi intorno”. Con il senno di poi chiaramente viene anche da chiedersi cosa è successo con l’ex ufficiale KTM nonchè vincitore della Dakar di quest’anno, Sam Sunderland. Ai microfoni della difficile competizione in Arabia Saudita aveva raccontato di come aveva trovato subito affiatamento nel team GasGas oltre all’ottimo rapporto che aveva costruito con Toby Price precedentemente. “La necessità di provare a ripartire da zero” sommata all’espressione di poco gradimento, ha fatto pensare ad altri motivi dietro al cambio di marchio da parte del britannico. Come si sa KTM aveva espresso la propria volontà di voler vincere e voleva schierare i piloti migliori: ergo ha voluto fare pulizia. A quanto pare si è sbarazzata del pilota d’oro e con questa politica è chiaro capire come mai anche il nostro Danilo abbia avuto dei problemi di comprensione con loro.
Detto questo il “Petrux” ha ricevuto una telefonata da Ducati, parlando di un programma nel MotoAmerica.
“[…] Il mio obbiettivo è recuperare quella felicità che in MotoGp avevo perso nell’ultimo anno. […] Quando ho capito che con KTM non avrei proseguito nel Mondiale Rally Raid ho avuto bisogno di guardarmi intorno. “
A proposito di questo infatti prenderà parte a dei test a Portimao a bordo della Panigale V4. Lo stesso Danilo non ha confermato nulla a riguardo di un programma ufficiale nel MotoAmerica, ma dei test così importanti fanno presagire a qualcosa di bene o male un po’ definito.
“Non è ancora ufficiale, ma penso che potremo sistemare le cose nei prossimi giorni. Non abbiamo ancora un piano per il futuro, ma farò i test a Portimao e penso che la notizia sia già fuori. […]”
La speranza di rivederlo nei Raid però non è vana. Infatti il ternano pensando a quanto si è divertito, lascia aperta una porta. E’ probabile che lo vedremo nel prossimo Rally del Marocco come preparazione alla Dakar 2023. E’ tutto un po’ incerto al momento, ma crediamo che Danilo Petrucci abbia la stoffa per far tornare grande l’Italia alla Dakar, come ai tempi di Giovanni Sala, Fabrizio Meoni e Fabio Fasola, guarda caso tutti e tre sotto l’ala di KTM.
Perciò…cari amici austriaci, meditate. Meditate.
fonte dell’intervista: motorsport.com
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