photo by dakar.com
Terza tappa di questa Dakar 2023. Ma è come se fosse la decima. Esattamente, perché le difficoltà, gli incidenti e le tantissime cose capitate sono degne di almeno metà gara, ma qui siamo solo che all’inizio. Piloti infortunati, auto ribaltate, guai meccanici…chi più ne ha più ne metta. David Castera, siamo sicuri di “aver semplificato” l’inizio rispetto allo scorso anno?

Siamo reduci da forature e cadute rovinose da ieri dove Tommaso Montanari ne ha pagato le conseguenze: al momento è ricoverato all’ospedale di Ryhad. Ma non solo il campione di Motorally, anche tanti altri come Stefan Svitko.
La speciale di oggi, con oltre 430km, ha dato del filo da torcere. L’altitudine è sempre intorno ai 1300 m slm, con pietraie e sabbia nella parte più bassa. I primi cinquanta chilometri sono stati affascinanti, con tracce passanti attraverso splendidi canyon; non è tempo però di fare i turisti perché la navigazione oggi è stata importantissima per due motivi. Il primo, l’assenza di punti di riferimento e il secondo per il maltempo che imperversa.
SANDERS A TUTTO…GASGAS
A quanto pare la moto da battere in questi tempi è la GasGas. L’ombra di Sam Sunderland è emersa e sta martellando in maniera costante. Daniel Sanders è stato uno dei protagonisti di oggi, battagliando con Ricky Brabec e Mason Klein. Quest’ultimo oggi ha aperto la strada, ma non sembra pesargli troppo. L’australiano però ha imparato dalla giornata di ieri e ha lasciato fare la giovane leva KTM; al penultimo WP i due erano separati da soli 8″ . Al chilometro 274 accade il disastro per il pilota Honda. Ricky Brabec cade pesantemente. Viene trasportato in ospedale, dove è stato visitato ma sta bene. Tuttavia HRC ha una moto in meno ora, mentre Daniel Sander da sfogo a tutta la sua velocità, riuscendo ad aggiudicarsi la vittoria di tappa. Mason Klein è subito dietro con poco più di un minuto di svantaggio, grazie ai 5’52” bonus ricevuti per aver aperto la strada questa mattina. Stessa sorte per il pilota Husqvarna, Skyler Howes. Il numero dieci del team Factory agguanta un ottimo terzo posto grazie anche ai 3’14” bonus acquisiti. Non è al settimo cielo invece Kevin Benavides, il quale incappa in una penalità di 2′ per eccesso di velocità, retrocedendo così al 4° posto a 9′ dal “quasi” collega.
HEY HONDA. CHE GIOCO FAI?
Difficile capire cosa stia passando per la testa dei piloti Honda al momento così come al team. Togliendo Joan Barreda che ricordiamo fa parte del team JB Monster Energy ed oggi ha strappato un buon 5° posto di tappa, con 11′ di gap dalla vetta. Oggi Pablo Quintanilla è 8° seguito da Adrien Van Beveren, ma il duo ha un ritardo complessivo di quasi venti minuti. Sin dalla prima tappa tutto il team ha navigato in acque basse rasentando sempre la top-10 se non andando anche oltre. Che sia la strategia vincente come lo scorso anno? Difficoltoso saperlo al momento, ma speriamo abbiano un asso nella manica o un coniglio nel cappello. Nella generale poco meno di 20′ di ritardo per il primo pilota Honda, mentre è Mason Klein a condurre la corsa per 1’48” su Daniel Sanders. Sale Skyler Howes, che si porta al terzo posto seguito dalla KTM di Kevin Benavides.
FORZA PAOLO!
Che dire. Il nostro Paolo Lucci sta portando la bandiera italiana sul gradino più alto del podio in Rally 2. Con la vittoria di tappa oggi e 3′ rifilati a Romain Dumontier il nostro connazionale mantiene la vetta della generale per 9′ su Diego Llanos: non sono un’eternità ma è già qualcosa. Michael Docherty oggi cade e perde ben 42′. Retrocede così di parecchio trovandosi al 6° posto di generale e 36′ complessivi di ritardo.
A domani con la 4^ tappa ad anello su Ha’Il.

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